Mi considero una donna di Natura: nata in una famiglia di contadini sono cresciuta a stretto contatto con una natura incontaminata tra i prati profumati di montagna. Ho conosciuto Roberto e sono salita ancora più in alto dove la natura diventa più impervia tra le montagne dolomitiche per giungere qui in questo spazio di natura a coltivare la terra. Mi sono appassionata di agricoltura Biodinamica, in cui l’uomo attraverso l’agricoltura non lascia fare alla natura, ma la aiuta e la sostiene per ottenere una terra sempre più fertile e produrre cibo sano che aiuti l’uomo nella sua evoluzione.

Nell’avvicinarmi al mondo affasciante delle piante medicinali non ho voluto, anche perché non è di mia competenza soffermarmi ai principi attivi che ne rappresentano la parte Materiale, ma ho considerato la parte Spirituale, Archetipale dei vegetali come facevano nell’antichità, quando l’uomo non aveva a disposizione i sofisticati laboratori di analisi ma avevano una migliore comunicazione con la natura e il mondo vegetale, ne interrogava il simbolismo astrale e vegetale arrivando così a delineare per molte di esse una sorta di personalità e di carattere psichico. Le piante usate nelle loro pozioni conservavano in tal modo un potenziale terapeutico simbolico e psichico che si esalta nel rito di somministrazione.